l malware Valak si evolve
Dopo mesi in cui lo hanno usato per diffondere altri malware, i suoi autori ne hanno modificato il codice per rubare informazioni sensibili.Potremmo chiamarla “evoluzione della specie”, ma nel caso in questione è difficile classificarla come una buona notizia. A evolvere, infatti, è uno dei malware più complessi (e pericolosi) in circolazione: Valak.Si tratta di una vecchia conoscenza per gli esperti di sicurezza: comparso alla fine del 2019, è stato utilizzato per mesi come dropper, cioè allo scopo di installare sui computer altri malware come Ursnif (ne abbiamo parlato ampiamente in questo articolo) e IceID.I suoi autori, però, hanno deciso di andare oltre e sembrano aver lavorato sul codice del loro malware modificandolo con una certa frequenza. Secondo i ricercatori di Cybereason Nocturnus, negli ultimi sei mesi avrebbero sviluppato almeno 30 versioni differenti di Valak, trasformandolo in un malware “autonomo”.Nel loro report, gli analisti spiegano che Valak ha una struttura