Avast raccoglieva informazioni
Una gigantesca raccolta di dati che ha coinvolto almeno 100 milioni di utenti Avast. È quello che è emerso da un’inchiesta condotta da Motherboard e PCMag che hanno ottenuto dei documenti interni di Jumpshot, società controllata dalla società di sicurezza.Avast, che vanta 435 milioni di utenti al mese, offre da sempre il suo antivirus gratuito e offre anche una VPN (a pagamento) per computer e smartphone.Lo schema prevedeva una forma di opt-in per gli utenti, che autorizzava Avast a tracciare ogni loro attività sul Web. Queste informazioni venivano poi girate a Jumpshot che “impacchettava” le informazioni e le rivendeva.Tra le aziende che hanno usufruito dei “servizi” di Jumpshot ci sono alcuni dei colossi del Web e non solo, tra cui Google, Yelp, Microsoft, McKinsey, Pepsi, Home Depot, Condé Nast e Intuit. L’elenco, però, sarebbe molto più lungo.Ma di che tipo di dati stiamo parlando? Le informazioni raccolte riguarderebbero ogni tipo di attività sul Web, comprese le ricerche sui motori di ricerca, i dati GPS della navigazione su Google Maps, i video visualizzati su YouTube (e naturalmente su YouPorn e simili), gli acquisti online e qualsiasi altro dato inerente la navigazione.