Si finge Zoom e infetta il computer
Ipirati sfruttano la popolarità del software di videoconferenza per distribuirlo online. Una volta installato, cerca di rubare le credenziali per i servizi bancari.Un malware studiato per infiltrarsi nei sistemi Windows sostituendo un file utilizzato da Zoom e rubare così le credenziali di accesso per i servizi di home banking. Vimoz, individuato dai ricercatori IBM Security Trusteer, è una delle minacce più originali comparse nelle ultime settimane.Da un punto di vista tecnico, Vimoz è un classico trojan, che consente ai suoi autori di controllare in remoto alcune funzionalità del computer infetto. Le caratteristiche più interessanti del malware, però, riguardano la tecnica di diffusione e installazione.Come spiegano nel report pubblicato su Internet i ricercatori che lo hanno scovato, Vimoz viene infatti diffuso attraverso campagne di spam e phishing, proponendo il file di installazione come un aggiornamento o una nuova versione di Zoom.Uno stratagemma piuttosto banale, ma che in un periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid 19 e dal conseguente utilizzo intensivo di strumenti di videoconferenza può contare su buone probabilità di avere successo..