I pirati scaldano i motori per sfruttare BlueKeep
Le società di sicurezza rilevano un aumento delle scansioni che cercano sistemi attaccabili con la vulnerabilità che affligge il Remote Desktop Protocol di Windows.Lo scenario WannaCry sembra lontano, ma prima di poter ostentare tranquillità bisogna ancora fare i conti con qualche settimana di tensione. Dopo la pubblicazione di BlueKeep, la vulnerabilità del protocollo Remote Desktop di Windows che consente attacchi potenzialmente devastanti, i pirati informatici hanno infatti cominciato a darsi da fare, avviando scansioni online per individuare possibili bersagli.La falla di sicurezza (CVE-2019-0708) permetterebbe infatti di creare malware con funzionalità worm, in grado si diffondersi da un computer all’altro attraverso una tecnica che non richiede alcuna interazione da parte dell’utente. In definitiva, BlueKeep somiglia terribilmente a quel EternalBlue sfruttato da WannaCry nel maggio 2017.Le condizioni, però, sono diverse. Se in quel caso Microsoft era stata presa alla sprovvista, questa volta l’azienda guidata da Satya Nadella ha avuto il tempo di preparare un aggiornamento e distribuirlo a tutti i suoi utenti, compresi (come abbiamo spiegato in questo articolo) quelli che usano sistemi come Windows XP, teoricamente esclusi dal supporto.Membri in attesa di attivazione
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