Ghidra: il tool di reverse engineering
Lo strano mondo della sicurezza non smette mai di sorprendere. In un ambiente in cui si è costretti a collaborare con tutti ma non ci si può mai fidare di nessuno, l’ultima spinta alla “condivisione” arriva proprio da chi meno ce lo si aspetta: quella National Security Agency che in passato ha messo nei guai mezzo pianeta a causa del leak dei suo strumenti di hacking.Il ramoscello di ulivo, se così lo vogliamo chiamare, si chiama Ghidra ed è uno strumento di reverse engineering che dalle parti dell’NSA utilizzano da almeno dieci anni e che ora può essere scaricato gratuitamente dalla pagina ufficiale dell’agenzia.Si tratta di un software alternativo a IDA Pro, che a differenza di Ghidra (dalle parti dell’NSA pensano di rilasciare il sorgente su GitHub) è distribuito a pagamento, con una licenza che costa migliaia di dollari all’anno.Ghidra è scritto in Java e funziona su Windows, macOS e Linux. Consente di analizzare file binari di varie architetture e il suo raggio d’azione sarebbe facilmente espandibile per adattarsi a qualsiasi esigenza.Continua alla fonte