I criminali mirano alla reputazione
Gli estorsori informatici inventano costantemente nuove strategie di ricatto. Fino a poco tempo fa, il loro trucco principale era la “sextortion”, o ricatto sessuale, una tecnica molto diffusa anche in Italia (cinquemila casi in 4 anni secondo le rilevazioni di Kasperskyh).Ad ogni modo, come accade con la maggior parte delle minacce informatiche, l’attenzione dei criminali ha cominciato a spostarsi dagli utenti privati alle aziende e non c’è da stupirsi: nel mondo degli affari circola molto più denaro.Non molto tempo fa, i filtri antispam di Kaspersky hanno iniziato a rilevare una nuova versione delle e-mail di ricatto basate sulla minaccia di minare la reputazione dei siti web delle piccole e medie imprese. La tecnica è abbastanza semplice: le e-mail vengono inviate agli indirizzi pubblici delle aziende vittime (o mediante il formulario “Contattaci” del sito web) chiedendo un bonifico di un importo che varia tra 0,3 e 0,5 bitcoin.