Allarme Bad Rabbit: ondata di attacchi ransomware in Russia.
Il malware viene diffuso attraverso siti Internet compromessi, ma conterrebbe strumenti per il “movimento laterale” all’interno delle reti locali.Si chiama Bad Rabbit e secondo alcuni ricercatori sarebbe una nuova versione di NotPetya. Il nuovo ransomware si sta diffondendo da ieri con una certa velocità e sembra prendere di mira in particolare aziende ed enti pubblici come l’azienda di trasporti della metropolitana di Kiev e l’aeroporto di Odessa.Il modus operandi, in effetti, sembra molto simile a quello di NotPetya, in particolare per quanto riguarda il fatto che è programmato per colpire tutti i computer a cui riesce ad accedere attraverso la rete locale. Sotto un profilo squisitamente tecnico, in realtà, ha ben poco in comune con il suo illustre predecessore.NotPetya, infatti, per diffondersi all’interno della rete locale sfruttava EternalBlue, una vulnerabilità individuata dall’NSA e utilizzata anche dal celebre WannaCry, il ransomware che aveva falcidiato migliaia di computer lo scorso maggio.Nel caso di Bad Rabbit, invece, le cose vanno molto diversamente. Secondo i ricercatori di Kaspersky Lab il ransomware non sfrutta alcun exploit, ma viene diffuso attraverso un attacco di drive-by, cioè utilizzando come vettore d’attacco alcuni siti Internet compromessi (e in particolare siti di news in lingua russa) in cui i pirati hanno inserito una porzione di codice PHP che propone ai visitatori l’installazione di un aggiornamento di Flash Player (sigh) e che deve essere avviato manualmente.Continua alla fonte